giovedì 21 maggio 2015

5 setup di luci per render di oggetti


Per creare un render realistico è importante avere un buona libreria di materiali, un buon software e dei buoni modelli ma un aspetto fondamentale nella creazione di una scena ideale sono le luci.



Un posizionamento scorretto delle luci infatti può essere un vero problema per te.
Tutta la fatica che hai fatto per ottenere una bella scena, aver creato buoni materiali e applicati in modo corretto a tutto il modello, potrebbero non servire a niente senza una conoscenza sul posizionamento delle luci.



Oggi ti voglio mostrare diversi setup di luci da utilizzare per render di oggetti in generale.



Sei pronto?



Bene alloa iniziamo!



#1 Il primo setup
 
di luci che ti voglio mostrare è un classico e molto facile da realizzare,

è composto infatti da una sola luce diffusa sopra l'oggetto del nostro

render.

L'unica accortezza che devi avere nel realizzare questo tipo di illluminazione è quello di creare una luce più grande dell'oggetto, ma non enorme, diciamo che l'obiettivo è quello di illuminare l'oggetto ma non l'ambiente.


Ciò che ti resta da fare è "giocare" un po' con i settaggi della pysical camera di Vray per ottenere un buon effetto luce ombra come quello sopra.



#2 Il secondo setup 

è un pochino più complesso, è stato realizzato due luci diffuse posizionate ai lati dell'oggetto, in modo da ottenere riflessi sui lati dell'oggetto e una illuminazione indiretta sullla parte frontale.

Le luci sono orientate in modo da illuminare perpendicolarmente l'oggetto e appoggiate a terra.





Questo setup garantisce un'illuminazione uniforme e un luce morbida sull'oggetto



#3 Il terzo setup

anch'esso molto semplice, è ideale per giochi di luce ombra come il primo, e dà un buon contrasto sull'oggetto. 
 

Ideale per far risaltare materiali riflettenti o lucidi.

La scena è stata realizzata posizonando soltanto una luce diffusa verticalmente e inclinata di 45° rispetto al soggetto.






La luce è leggermente sollevata rispetto a terra per evitare bagliori inutili e difficili da eliminare.



#4 Il quarto setup  

è stato realizzato inserendo nella scena un spot light di Vray, orientata di 45° verso il soggetto sul retro, per ottenere una linea illuminata lungo la sagoma del soggetto.





Questo setup è difficile da realizzare perchè non c'è una regola precisa per ottenere il giusto effetto sull'oggetto, bisogna trovare il giusto equilibrio tra intensità, raggio d'ombra e raggio di luce.



#5 Il quinto setup  

donerà al tuo oggetto un effetto davvero horror!

È stato realizzato posizionando una ball spot light a terra di fronte all'oggetto e leggermente ruotata rispetto ad esso.






Il contrasto luce e ombra donerà un effetto pauroso all'immagine.

È particolarmente difficile da utilizzare, a meno che il vostro obiettivo sia quello di realizzare qualche effetto speciale.



Mischiando insieme qesti setup potrai realizzare immagini davvero originali e realistiche.



Allora che aspetti? Pubblica la tua immagine o posta il link nei commenti!

sabato 16 maggio 2015

Guida Definitiva Bump e Displacement MAP: cosa sono e come si creano

Uno dei poblemi che incontrerete sicuramente durante la vostra carriera da "renderisti" sarà la scarsa quantità di texture adatte al vostro modello, disponibili in rete.

Le texture disponibili online gratuitamente sono infatti, molto spesso, di scarsa qualità, risoluzione bassa, ombre nette, luci forti ecc...

Ma soprattutto è quasi impossibile trovare le cosiddette reflection maps, le Bump maps e le Displacement maps.



Ma cosa sono tutte queste maps? 
e soprattutto a cosa servono?

la prima risposta è molto semplice da dare: tutte queste mappe, non sono altro che immagini che aiutano il programma di rendering (Vray, Renderman, Rhyno o qualsiasi cosa usiate...)
a "capire" il materiale e a riprodurlo al meglio.

Ogni materiale per essere considerato completo, cioè con informazioni sufficienti per essere realistico deve avere 4 mappe al suo interno:
  • Color map (l'immagine del materiale in se)
  • Bump map (dall'inglese asperità o ruvidità)
  • Displacement map (rappresenta l'andamento del materiale in 3d)
  • Reflection map (mappa che indica al programma in che punti un materiale  
Alcuni materiali tipo plastica o metallo possono anche essere creati utilizzando una sola mappa o anche nessuna.

Vedremo come creare tutte queste 4 mappe partendo da un texture normale,
bene, siete pronti?

Iniziamo allora!

Per prima cosa scegliete la vostra texture e apritela in Photoshop

 Come secondo passaggio non dovete fare altro che duplicare il livello di base che avete appena aperto,


dopodichè rinominate il livello appena duplicato come Bump, poi selezionate il livello 


A questo punto andate su Filto, quindi 3D e selezionate genera mappa rilievo



 quello che dovreste ottenere dovrebbeessere qualcosa di simile:


Per creare la Displacement map dovete duplicare il livello di partenza, rinominarlo in Displacement e selezionarlo,


fatto ciò anfate su Filtro, 3D e quindi su Genera mappa normale.


Hai quindi ottenuto la mappa del displacemet:



Per la mappatura delle riflessioni, il processo è ancora più semplice, facendo conto che la Bump texture mappa le rugosità del materiale, la mappa delle riflessioni dovrbbe mappare le parti lisce del materiale, quindi quelle non rugose e che rifletto meglio la luce.

Tutto ciò che dobbiamo fare è doplicare il livello Bump, rinominarlo come reflection e selezionarlo,



A questo punto per ottenere l'opposto della bump texture non ci resta che premere Ctrl + i per invertire il livello.

Possiamo quindi salvare i livelli creati e salvarli

venerdì 8 maggio 2015

Migliori settaggi Vray

Sono sempre alla ricerca delle migliori impostazioni per eseguire i render e posso dire finalmente di averle trovate!

Un buon compromesso tra tempi di rendering e qualità!



In tutte le immagini ho rimosso la renderizzazione delle displacement map per il semplice fatto che i materiali utilizzati nel modello, a parer mio, funzionano meglio senza mappatura del displacement.


Tempo 2 min 23 sec



La prima immagine è stata creata utilizzando i settaggi standard di Vray, senza cambiare alcuna impostazione, tranne quelle relative alla fotocamera per ottenere un'esposizione corretta.



Tempo 4 min 3 sec




Nella seconda immagine vengono cambiate solo le seguenti impostazioni:



  • Light Chache portata a 1000
  • Irradiance map MIN: -1 MAX: -3

  • Antilaising MIN 1 MAX 50

Tempo 7 min 58 sec




Nella terza immagine invece le impostazioni utilizzate sono quelle considerate "al massimo" delle potenzialità di Vray:



  • DMC sampler: adaptive 1,00 noise threshold 0,005
  • Color mapping: Clamp out disattivato e Sub pixel mapping disattivato

  • Indirect illumination:

      motore primario Brute Force con valori di default

motore secondario Light Cache con 3000 di Subdivs e 5 di inter. sample

  • Antilaising MIN 1 MAX 100

    Tempo 9 min 16 sec

Nella quarta immagine infine ho mantenuto le stesse impostazioni della terza, ma con la

differenza che ho inserito Brute force sia nel motore primario che in quello secondario.



L'ogetto del render non è tra i migliori per valutare i settaggi migliori, lo so, ma per fare gli stessi paragoni su una stanza avrei pubblicato questo articolo l'anno prossimo probabilemnte :D



 Io uso spesso l'impostazione numero 2 che mi sembra un compromesso tra tempo e qualità.
Sono curioso di sapere che impostazioni utilizzate voi?



Non esitate a commentare!



Alla prossima